In arrivo un terzo progetto
Pubblicato il 13 Novembre 2018 in Attività
Tags identità, il teatro che fa testo, narrazione, scrittura, teatroterapia, trieste
Eccomi rientrato a Trieste! In queste settimane ho raccolto tantissimo materiale degli spettacoli precedenti perché la risposta del pubblico è stata così incredibile che in molti hanno condiviso video, foto, interviste e articoli di giornale. Mi sono ripromesso di aggiornare il sito con il nuovo materiale, ma gli impegni si sono susseguiti senza sosta e non ne ho avuto tempo. Lo farò presto!
Ho giusto un paio di giorni per riacclimatarmi (in tutti i sensi) e subito ripartire perché è in arrivo il primo incontro del laboratorio “Il teatro che fa testo!”, il terzo inedito progetto teatrale che ho ideato e che sarà realizzato nelle sale del teatro stabile di Trieste con il sostegno della Fondazione Kathleen Foreman Casali. Saranno nove appuntamenti dedicati alla scrittura di didascalie e dialoghi teatrali attraverso la stesura e la narrazione di memorie autobiografiche o racconti appresi da altri.
Il progetto è nato quando, attraverso gli studi di teatroterapia, ho compreso l’importanza terapeutica del narrare perché rappresenta un’operazione di consapevolezza che equivale a costruire una visione personale del sé e del mondo: in tal senso, ogni partecipante si misurerà con un io narratore, il quale, nel momento in cui racconta qualcosa, opera una selezione, un’organizzazione del materiale disponibile. Scrivere una storia significa portarla fuori da se stessi e questo implica una grande partecipazione emotiva. Per stimolare la fantasia sarà necessario slegarsi dai meccanismi a cui si è abituati nella quotidianità: si promuoverà un mondo immaginario, terreno fertile per favorire l’atto creativo.
E come in tutti i miei progetti, ci tengo tanto a continuare a contribuire alla diffusione della LIS, infatti durante il laboratorio si porranno le basi per imparare qualche segno! Dai, ve lo dico pure in questa foto che è IMPORTANTE! Convincente, no?